Sergio Mattarella ha respinto la lista di Salvini e Di Maio per la formazione del nuovo governo, perché era presente Savona come candidato all’economia estera.
Il popolo italiano è molto arrabbiato per questa decisione: si era giunti a un passo dal cambiamento e bastava soltanto un sì ma non è andata bene.
Ma perché è stato rifiutato?
Egli, secondo il Presidente della Repubblica, sarebbe stato una vera e propria minaccia al Paese, perché è favorevole al ritorno della lira. Secondo Mattarella non possiamo permetterci di fare questo salto nel vuoto: sarebbe rischioso perdere la fiducia della Germania e della Francia.
E Savona cosa dice a riguardo?
Lui smentisce ciò e afferma di volere semplicemente un’Europa più forte ma allo stesso tempo più equa. Ed ha aggiunto: “Non sono mai intervenuto in questi giorni nella scomposta polemica che si è svolta sulle mie idee in materia di Unione Europea e, in particolare, sul tema dell’euro, perché chiaramente espresse nelle mie memorie consegnate all’Editore il 31 dicembre 2017, circolate a stampa in questi giorni, in particolare alle pagine 126-127″.
Per il rispetto che porto alle Istituzioni, sento il dovere di riassumerle brevemente:
– Creare una scuola europea di ogni ordine e grado;
– Assegnare alla BCE le funzioni svolte dalle principali banche centrali del mondo;
– Attribuire al Parlamento europeo poteri legislativi sulle materie che non possono essere governate con pari efficacia a livello nazionale;
– Conferire alla Commissione Europea il potere di iniziativa legislativa sulle materie di cui all’art. 3 del Trattato di Lisbona;
– Assegnare al Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo compiti di vigilanza sulle istituzioni europee per garantire il rispetto degli obiettivi e l’uso dei poteri stabiliti dai nuovi accordi.
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